Ci sono due questioni che mi hanno portata a passare da lettrice di almeno 24 romanzi all’anno a circa 7-8, e sono entrambe correlate all’esistenza di portarsi il pc a letto e sono: le serie tv e la temperatura. Ai tempi in cui non esisteva di portarsi un computer tra le lenzuola, passavo le mie…
N-Capace, Eleonora Danco e la mamma
Anni or sono mia zia che lavora in un teatro di Milano mi chiamò perché, a tre giorni dalla prima di uno spettacolo, la regista nonché attrice aveva richiesto un sipario che non fosse il solito sipario rosso di velluto, ma un sipario umano composto da giovani donne. Così la zia aveva pensato di usare me…
Un pesce di nome Wanda
“Andiamo a pranzo al mare” è una frase che ho acquisito solo da poco tempo, e che cerco di ripetere più volte possibile. Ci sono anche le varianti “andiamo a cena al mare” e “andiamo a fare l’aperitivo al mare”. La bellezza di poter dire questa frase è che nel momento che la pronunci sei a…
Cosa fare al Festival di Cannes se non sei nessuno
Sono a Cannes, e non una Cannes qualunque, la Cannes del Festival de Cannes. Sono arrivata piena di speranze e con la valigia piena di abiti eleganti, con outfit da giorno e da sera, come mi era stato saggiamente indicato, e con un obiettivo datomi dall’alto: vedere Angelina Jolie e fare una foto con lei alla…
Classici latini, orge floreali e roseti ebraici
Quando avevo 10 anni mia mamma mi anticipò che mi avrebbe in seguito obbligata a frequentare il liceo classico, avallando la sua ferma decisione con termini quali metodo, classici, greco. Giacché dovevo ancora terminare la quinta elementare, lì per lì l’imposizione materna non destò in me alcuna emozione, se non l’immagine di andare in una scuola dominata da un…
Datemi una bici e conquisterò Roma
In 32 anni e mezzo ho sicuramente portato a casa più biciclette che fidanzati, ma la mia vita ciclistica e quella sentimentale sono cominciate di pari passo, a 4 anni. Lui si chiamava Raphael, eravamo compagni nella classe blu, e lui era il più bello non solo della classe blu, ma dell’asilo intero. Lei era rosa,…
MAAM – Museo dell’altro e dell’altrove
Mentre tutti i romani erano a pranzo al mare a godere del primo weekend veramente primaverile, io ho percorso l’intera arteria est prenestina fino ad arrivare al MAAM, Museo dell’altro e dell’altrove di Metropoliz. Il MAAM è un vecchio mattatoio di maiali, occupato in prima battuta per fini abitativi e poi diventato polo alternativo per…
E il tonnarello giustifica l’autobus
Qualche sera fa avevo deciso con mio cugino, che è un altro che ha voltato il cul a Milan in favore di Roma, di andare al cinema. Mentre aspettavamo pazienti l’autobus, il parente ha cominciato a parlarmi di certi tonnarelli con cipolla di Tropea caramellata e guanciale croccante. Dopo i canonici quindici minuti di attesa, saliti…
L’importante è il mezzo
Odio prendere l’aereo, e non solo per la paura di esplodere, crollare, naufragare o precipitare dritta dritta in bocca a uno squalo, ma soprattutto perché ancora non mi capacito di entrare nel veivolo nella bruma di Malpensa e scenderne un paio di ore dopo, chessò, in una città africana dove per strada viaggiano cammelli, asini e…
Sanroma, la città dei fiori
Continuo a spaccare il mio computer, così frequentemente che non so più se è il computer che mi sta mandando segnali, o se sono io che ne mando a lui, fatto sta che mi sta facendo spendere più soldi di quanti non me ne faccia guadagnare. Il risvolto è che passo giornate di nullafacenza, esco,…
Roma vintage flash
Questa mattina ero in un bar a fare colazione con un classicissimo cappuccino e brioche – che ora, in presenza di romani, chiamo cornetto – una colazione durante la quale gli “attenti alla porta del bagno” pronunciati dal barista erano ritmici quanto i sorsi del mio cappuccino. Un po’ stranita da questa cantilena, ho chiesto spiegazioni:…
Storia di un gabbiano e del gatto che grazie a lui volava
Roma mi confonde. Ci son giorni che son felice solo a guardarla, giorni che mi mette ansia, mi sfugge e io vorrei fuggire sul primo treno per Losanna. Quei giorni no sono quelli in cui tutto mi sembra il contrario di tutto, dagli aspetti più stupidi a quelli più profondi, i rapporti umani, il senso della vita…